Dott. Giuseppe Del Prete

Laureato in medicina e chirurgia presso l’università di Siena.
È specialista in cardiologia ed in gastroenterologia.
Già dirigente cardiologo presso la divisione di cardiologia emodinamica dell’azienda ospedaliera S. Carlo di Potenza.
Si occupa di cardiologia clinica, ecocardiografia,angioplastica coronarica,carotidea e dei vasi arteriosi.

Inoltre è esperto nel trattamento della ipertensione arteriosa, specie se resistente ai comuni trattamenti farmacologici, adottando da tempo tecniche interventistiche quali la denervazione renale che consiste nel determinare la eliminazione dell’effetto del sistema adrenergico a livello delle arterie renali.

Esperienze Lavorative

• Dall’11/10/1985 al 10/2/1986, Assistente Medico incaricato presso il Presidio Ospedaliero di Melfi.
• Dal 24/5/1986 al 23/1/1987, Assistente Medico presso il Presidio Ospedaliero di Melfi.
• Dal 12/3/1987 al 18/10/1987, Assistente Medico presso il Presidio Ospedaliero di Melfi.
• Dal 14/6/1993 al 17/3/1995, Aiuto cardiologo di ruolo presso il Presidio Ospedaliero di Melfi.
• Dal 18/3/1995 al 15/10/1995, Aiuto Cardiologo di ruolo presso la divisione di Cardiologia- UTIC del Presidio Ospedaliero di Venosa.

Formazione Cardiologica

Dal 2004 riceve dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera Regionale S. Carlo di Potenza l’incarico di Responsabile della “Struttura Semplice di Angioplastica coronaria”.
Tale attività si raccordava con tutte le altre strutture cardiologiche del Dipartimento, interagendo con esse, dove vi era la necessità di applicare opportuni criteri di appropriatezza alle procedure interventistiche, soprattutto nel settore della patologia coronarica.
Queste ultime comprendevano non solo quelle relative a pazienti con quadro coronarico stabile ma anche procedure di Angioplastica coronarica d’urgenza (Primarie, Rescue). Tutto questo in linea con la organizzazione a “RETE“ che la Regione Basilicata già da anni aveva adottato, al fine di favorire l’accesso indiscriminato, razionale e diffuso a tali opportunità terapeutiche, poi dimostratesi capaci di ridurre mortalità e morbilità, a seguito di sindromi coronariche acute, su tutto il territorio regionale.
Il sottoscritto, componente di un gruppo di studio appositamente istituito per implementare le suddette metodiche, da allora, così come negli anni precedenti, ha contribuito al perfezionamento delle criticità derivanti dalla attuazione dei percorsi diagnostici e terapeutici per il trattamento dei suddetti quadri clinici, non escludendo, da sempre, la necessità di un dialogo continuo e costruttivo con le realtà interne all’Azienda, come il Pronto Soccorso, per arrivare al necessario, razionale raccordo con il Sistema organizzato del 118 e con tutte le realtà territoriali, comprendenti UTIC periferiche regionali e presidi di pronto Soccorso, istituiti in occasione della realizzazione del progetto della Rete regionale stessa.
Al di là della attività cardiologica sviluppatasi nel laboratorio di Emodinamica, la coesistente presenza di una Divisione con posti letto, occupata da pazienti con problematiche varie, come coronaropatie, valvulopatie, determinava regolare turnazione e quindi la quotidiana assistenza ai pazienti con conseguente approntamento delle attività cliniche, tese all’inquadramento diagnostico e terapeutico degli stessi. Queste ultime, completate dalla esecuzioni di indagini diagnostiche quali l’Ecocardiografia, l’Ecocardiografia transesofagea, molto spesso eseguite in Sale di Terapie Intensive (UTI), dove il sottoscritto per anni, ha esercitato opportuno supporto tecnico in patologie acute o in pazienti da sottoporre a chirurgia cardiaca, prima e dopo l’intervento chirurgico stesso.
Da segnalare che le attività di diagnostica non invasiva cardiologica venivano effettuale bisettimanalmente presso strutture ambulatoriale articolate con la attività divisionale e con il laboratorio di Emodimaica, conferendo armonizzazione e coordinamento utile al fine di rendere il sistema efficiente e ben organizzato.